Nelle sezioni precedenti si è visto come, sfruttando almeno 5 corrispondenze tra punti omologhi tra due immagini, è possibile ottenere la matrice Essenziale che codifica la posa relativa tra le due camere. La matrice Essenziale può essere nuovamente fattorizzata in rotazione e traslazione. In questo modo è possibile ottenere i parametri relativi delle camere coinvolte e, attraverso questa informazione, riuscire ad eseguire una ricostruzione tridimensionale della scena osservata.
Come suggerito da Trivedi, dalla definizione di matrice essenziale (9.41) è facile mostrare che la matrice simmetrica
è indipendente dal vettore rotazione:
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(9.71) |
La matrice Essenziale può essere anche fattorizzata direttamente attraverso la Decomposizione a Valori Singolari.
Sia
, dove
, la SVD di
(se così non fosse, è comunque possibile proiettare la matrice
nello
spazio delle matrici Essenziali, come descritto in sezione 9.4.1).
Attraverso questa decomposizione si possono estrarre i componenti generatori di
:
![]() |
(9.72) |
![]() |
(9.73) |
La matrice di rotazione presenta così due possibili soluzioni ruotate di 180^ tra loro rispetto all'asse che congiunge i due pin-hole.
Siccome il vettore
è conosciuto a meno di un fattore moltiplicativo e il vincolo
non permette di ricavare il segno della traslazione, esistono anche due ulteriori alternative per la fattorizzazione dovute a una ambiguità sul segno che può assumere
.
Esistono pertanto 4 differenti fattorizzazioni, tutte plausibili, di una matrice Essenziale e fra queste va scelta quella che proietta tutti i punti (o la maggior parte) frontalmente rispetto ad entrambe le camere.
Paolo medici