In due dimensioni, ma lo stesso discorso vale per qualunque dimensione, bisogna estendere il problema di ricerca del massimo a funzioni via via sempre più complesse.
La soluzione più immediata è analizzare il punto lungo ogni direzione spaziale in maniera indipendente: in questo modo il problema si riconduce totalmente al caso monodimensionale.
Se si vuole sfruttare invece un intorno più ampio, il successivo modello più semplice da utilizzare è il paraboloide, quadrica scritta nella forma
 |
(1.94) |
dove i punti
sono sempre da intendersi come scostamenti rispetto al punto da modellare e
è il valore che assume la funzione in quel determinato punto.
Rispetto alla soluzione con gli assi totalmente separati, con questa equazione anche i punti non sugli assi contribuiscono attivamente alla soluzione del problema.
Chiaramente se nel sistema si inseriscono solamente i 5 punti lungo gli assi, la soluzione sarà esattamente la stessa del caso visto nella sezione precedente.
Ogni elemento del problema fornisce pertanto un vincolo nella forma
 |
(1.95) |
e tutti i vincoli insieme generano un sistema lineare potenzialmente sovradimensionato.
In questo caso non esistono risultati notevoli con cui ottenere in forma chiusa la soluzione ma la cosa più semplice da fare è precalcolare una fattorizzazione del sistema formato dagli elementi
, rappresentante un particolare intorno di
, in modo da velocizzare la successiva risoluzione nel momento in cui i valori
saranno conosciuti.
L'equazione (1.94) assume gradiente nullo nel punto
 |
(1.96) |
esattamente come per il caso monodimensionale, in quanto le due componenti, quella lungo la
e quella lungo la
, rimangono comunque separate in fase di valutazione. Tale risultato è estendibile a casi n-dimensionali.
Paolo medici
2025-03-12